Mi chiamo Ettore, ho dieci anni e frequento la 5a B in una scuola di Milano.  Da tanto tempo mi domandavo perché le mie maestre mi davano sempre sufficiente quando scrivevo, mentre davano nove e dieci ai miei compagni.  Io ce la mettevo tutta quando dovevo fare le verifiche dei dettati  e dei testi in classe, rileggevo sempre bene tutto e, quando consegnavo, ero convinto di aver fatto  tutto esatto.

 Tutte le volte, invece, la maestra mi riconsegnava le verifiche con dei brutti segnacci rossi.  A volte capitava che si arrabbiava, mi urlava davanti a tutti i compagni e mi strappava la pagina…Volevo sprofondare per la vergogna!

Per fortuna, in quarta, è arrivata una maestra che ha parlato con la mia mamma perché aveva capito che non lo facevo apposta.

 La mamma mi ha portato da una dottoressa gentile che mi ha fatto fare dei compiti.  Dopo, la dottoressa  mi ha spiegato cosa mi succedeva veramente e che non era colpa mia.  Mi ha anche detto che io sono “in gamba”…

Ora sono tanto felice perché a scuola la maestra  non mi mette più i segnacci rossi, non mi sgrida e, pensate!, posso usare il computer quando scrivo i testi!!!!

 

 

E’ un disturbo che si manifesta con una significativa difficoltà nel rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto.


Sconosciuta fino a qualche tempo fa, la “disortografia”, si starebbe diffondendo in maniera assai rapida e preoccupante fra i bambini in età scolare. Attualmente alcuni dichiarano un’incidenza del 2-8%, e una frequente associazione con la “dislessia”.

Vengono cioè  commessi molti errori e di varia tipologia, ad esempio:

Confusione tra fonemi simili
Il soggetto confonde cioè i suoni alfabetici che si assomigliano, ad esempio F e V; T e D; B e P; L e R, ecc.
Confusione tra grafemi simili
In questo caso il soggetto ha difficoltà a riconoscere i segni alfabetici che presentano somiglianza nella forma, ad esempio: b e p;
Omissioni
E’ frequente che il soggetto tralasci alcune parti della parola, ad esempio la doppia consonante (palla-pala); la vocale intermedia (fuoco-foco);  la consonante intermedia (cartolina-catolina).
Inversioni
Questo tipo di errore riguarda le inversioni nella sequenza dei suoni all’interno della parole.

 

TRATTAMENTO DELLA DISORTOGRAFIA

E’ molto importante la precocità dell’intervento riabilitativo che, a seconda dell’età del bambino e delle caratteristiche cliniche presentate, può avere diversi obiettivi.

Nei bambini più piccoli, il trattamento verterà sulle componenti di pre-scrittura e pre-lettura, si insegna al bambino a ragionare sui suoni (fonemi) attraverso esercizi. Il lavoro con il bambino disortografico deve porre l’attenzione sulle regole ortografiche della lingua italiana, quindi insisterà sull’apprendimento dei gruppi ortografici.  Infine si esercita il bambino all’automatizzazione del riconoscimento ortografico e della produzione scritta.

Le abilità di lettura e di scrittura si potenziano e si rinforzano reciprocamente.

 

Gli interventi dell’équipe sui Disturbi dell’Apprendimento

La diagnosi certificata di disortografia

 

 

Se vuoi avere una consulenza da parte di uno specialista in merito alla diagnosi ed il trattamento della disortografia, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza

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