Mia figlia Lucia aveva 11 anni e  frequentava la Prima Media. Da sempre, era descritta dalle insegnanti come intelligente, ma pigra. Ci riferivano ai colloqui che era troppo lenta, distratta e svogliata, che non si impegnava abbastanza e che “avrebbe potuto dare di più, vista l’intelligenza”. A casa, incontravamo molta difficoltà nel farle eseguire i compiti, nel farla studiare, al punto che i bisticci con lei erano diventati insostenibili e frequenti. Era altalenante nei risultati scolastici e aveva bisogno di continue sollecitazioni. Alle elementari, a volte si  rifiutava di leggere e scrivere; inoltre, si agitava continuamente sulla sedia quando era impegnata in compiti scolastici. Inizialmente, avevamo attribuito le sue difficoltà a problemi emotivi.
Esasperati, decidemmo di sottoporla ad alcuni test, dai quali risultò che Lucia non sapeva leggere, né riusciva a scrivere come una ragazza della sua età e scolarizzazione..
Fu diagnosticato un  Disturbo Specifico dell’Apprendimento di tipo misto, sia a carico della lettura, sia della scrittura, con l’aggravio di problemi emotivi collegati.
Con il tempo, però, Lucia fu contenta di capire il suo problema. Grazie alla diagnosi ebbe accesso a tutti gli strumenti compensativi e dispensativi.  Oggi Lucia ha 16 anni e sta continuando con successo a studiare presso un Istituto Professionale Alberghiero.  Non è più una ragazza “intelligente, ma pigra”… è una ragazza con un Disturbo dell’Apprendimento…che si sta conquistando l’autonomia ed un diploma.

 

La dislessia é un disturbo della lettura caratterizzato dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente.

È il prototipo dei DSA, infatti i primi studi risalgono alla fine del 1800.

Il bambino dislessico non automatizza il processo di lettura, è meno veloce e accurato nella lettura rispetto ai coetanei. Il disturbo è solo strumentale, dal momento che i bambini dislessici sono intelligenti e possiedono buone abilità metacognitive, riescono cioè a fare un’autovalutazione sul funzionamento della propria mente e quindi a individuare e analizzare i problemi nella comprensione durante l’ascolto o la lettura. Spesso la dislessia si accompagna alla disortografia (disturbo dell’automatizzazione delle regole ortografiche) e alla discalculia (disturbo del sistema dei numeri e del calcolo), insieme fanno parte dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Nel bambino dislessico la correttezza nella lettura di solito migliora “naturalmente” con il progredire della scolarizzazione, anche se non raggiunge mai i livelli delle persone con assenza di disturbo. La rapidità si modifica più difficilmente, perché è in relazione con la capacità dei processi di diventare automaticiLa comprensione della lettura, che dipende non solo dalla decodifica, ma anche da altri fattori, come le capacità cognitive o la comprensione verbale, può essere compromessa e influenzare l’apprendimento delle materie di studio.

TRATTAMENTO

E’ necessario effettuare una “presa in carico” globale, un intervento continuativo per una coordinazione di interventi, con lo scopo di ridurre il disturbo, favorire l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo e il più completo sviluppo delle potenzialità dei singoli individui.
I trattamenti più efficaci sono quelli che utilizzano procedure informatizzate per automatizzare il processo di riconoscimento lessicale e sublessicale.
Il trattamento abilitativo raggiunge risultati migliori nella correttezza rispetto alla velocità e ha effetto dalla terza elementare alla terza media.

 

Gli interventi dell’équipe sui Disturbi dell’Apprendimento

La diagnosi certificata di dislessia

 

Se vuoi avere una consulenza da parte di uno specialista in merito alla diagnosi ed il trattamento della dislessia, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza

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