di Michela Natoli

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C’è trauma e trauma…

Nel linguaggio comune, a volte capita di sentire o di usare la definizione “disturbo da stress post traumatico”. Non sempre però essa è usata a proposito… infatti questa dicitura definisce una condizione molto specifica. Per cominciare, vediamo che cosa si intende quando parliamo di “trauma”. Un trauma è un evento di grande impatto emotivo o difficile da gestire e dunque possiamo dire che nel corso della vita può accadere a tutti di vivere un trauma. L’impatto che questo evento traumatico ha sul nostro stato di benessere, non è solo collegato all’evento stesso, alla sua gravità per intenderci, ma può dipendere anche dalla nostra valutazione della pericolosità o della gravità dell’evento, oppure da quanto ci consideriamo in grado di far fronte a quella esperienza traumatica.  

Queste valutazioni sono soggettive, e possono generare difficoltà di ordine differente nelle singole persone. Ad esempio la fine di una relazione, o un piccolo incidente d’auto possono produrre fatiche e sofferenze diverse a seconda appunto delle risorse che abbiamo o pensiamo di avere e di quanto sentiamo grave per noi questo avvenimento.

Esistono invece delle situazioni che hanno una gravità che non dipende dalla nostra percezione e che, a prescindere dalle differenze individuali, portano a sperimentare un forte senso di paura e impotenza di fronte ad una minaccia seria della salute e integrità fisica propria o dei propri familiari.

Il Disturbo da stress post traumatico 

Il disturbo vero e proprio è una condizione patologica che si può sviluppare appunto in persone che hanno subìto direttamente o assistito ad un evento traumatico, violento o catastrofico, oppure che sono venute a conoscenza di una violenza o un’esperienza traumatica accaduta a una persona a loro cara.

A tutti può capitare di essere coinvolti in esperienze traumatiche o sconvolgenti, e alcune persone, per la loro professione, sono particolarmente esposte a questo rischio, come ad esempio militari, componenti delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, ecc. 

Alcuni esempi di questo genere di traumi sono infatti un’aggressione fisica o una violenza sessuale reale o minacciata, l’essere rapiti, subire un attacco terroristico o una tortura, l’esposizione alla guerra come soldato o civile. Altri eventi possono riguardare l’essere presenti di persona durante un disastro naturale o un grave incidente automobilistico. 

Allo stesso modo possono essere traumatiche le esperienze che non ci vedono coinvolti in prima persona ma alle quali si assiste come testimoni, come un’aggressione o la morte improvvisa, non naturale di qualcuno o anche solo il venire a sapere di aggressioni violente o morti innaturali di propri cari.

Molte persone sono in grado di superare lo shock iniziale senza bisogno di supporto, ma quando la sofferenza si prolunga per oltre un mese, diventa importante un aiuto specializzato per elaborare e uscire dalla condizione post-traumatica quando interferisce in modo importante con il resto della propria vita.

Come si fa a sapere se siamo in presenza di un Disturbo da Stress Post Traumatico?

Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali, (DSM-V 2014 American Psychiatric Association) prevede specifici criteri per definire quando ci troviamo in presenza di un disturbo da stress post traumatico.

Affinché si possa parlare di Disturbo da Stress Post Traumatico è necessaria l’esposizione ad un trauma, qui definito come morte reale o minaccia di morte, grave lesione oppure violenza sessuale, che deve risultare da uno o più dei seguenti scenari, in cui l’individuo:

  • sperimenta direttamente l’evento traumatico;
  • assiste direttamente ad un evento traumatico accaduto ad altri;
  • viene a sapere che l’evento traumatico si è verificato ad un membro della famiglia o un amico stretto;
  • vive l’esposizione ripetuta o di estrema somiglianza ai dettagli crudi dell’evento traumatico (non attraverso i media, le immagini, la televisione, ma ad esempio i primi soccorritori di un incidente)

Per parlare di diagnosi di Disturbo da Stress Post Traumatico devono inoltre essere presenti i seguenti sintomi (e perdurare per un periodo superiore a 1 mese):

  • Continuo rivivere l’evento traumatico attraverso ricordi intrusivi, incubi notturni collegati all’evento, flashback, allucinazioni o sintomi dissociativi;
  • Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma: sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma, sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma, congelamento affettivo;
  • Alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all’evento traumatico: senso persistente e distorto di colpa propria o di altri, sensazione di estraneità verso gli altri o marcata riduzione dell’interesse in attività, incapacità di ricordare gli aspetti chiave dell’evento, incapacità di provare sentimenti di felicità o d’amore, visione negativa e tragica del futuro;
  • Aumento dell’eccitazione: difficoltà ad addormentarsi, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, scoppi di collera, irascibilità, esagerate risposte di allarme, comportamento imprudente o autodistruttivo;

Questi sintomi possono essere presenti in modo molto variabile negli individui. In alcuni casi può essere preponderante il sentimento della paura e il comportamento evitante, in altre persone la sofferenza si esprime maggiormente attraverso stati depressivi e pensieri negativi, altri ancora sperimentano una preminenza di sintomi di tipo reattivo, dove prevale la rabbia e l’imprudenza, oppure dominano i sintomi dissociativi. 

In ogni caso la condizione provoca un disagio clinicamente significativo e spesso è associata a una compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo e relazionale.

Il disturbo si dice acuto se la sintomatologia è presente da meno di tre mesicronico se da più di tre mesi. È inoltre possibile che si presenti un esordio tardivo del Disturbo Post Traumatico da Stress, fino a sei mesi dopo l’esposizione all’evento traumatico.


Cosa si può fare?

Il Disturbo da Stress Post Traumatico, se non viene adeguatamente riconosciuto e trattato, può creare seri disturbi d’ansia e di depressione nella persona, cronicizzando e aumentando la sofferenza psicologica. E’ importante, quindi, non sottovalutare i sintomi in caso di traumi gravi, affrontando il disagio il prima possibile. Con un adeguato trattamento è possibile risolvere i sintomi del Disturbo Post Traumatico da Stress, o alleviarli in maniera significativa migliorando la qualità della vita della persona che ha subito un trauma. Il trattamento con psicoterapia e l’approccio con EMDR sono risultati molto efficaci nell’elaborazione del trauma e nel superamento della sintomatologia.

Se pensi di avere un disturbo da stress post traumatico e desideri ricevere una consulenza da uno dei nostri specialisti, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza telefonando al numero 039.9416276 o scrivendo una mail a info@centropsicologiamonza.it 



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