Non è facile determinare le cause di questi disturbi, la letteratura del settore evidenzia numerosi fattori di rischio potenziali: i fattori di rischio non sono fattori causali o determinanti la malattia, ma fattori che incrementano il rischio di svilupparla.

  • Fattori di rischio generali

  1. sesso femminile: le donne subiscono maggiormente la pressione sociale verso la magrezza e quindi sono maggiormente indotte a fare le diete, che aumentano di otto volte il rischio di sviluppare un disturbo alimentare
  2. adolescenza e prima età adulta: quando l’identità non è ancora ben definita, le situazioni stressanti minacciano il senso di autocontrollo e la dieta diventa un modo per riacquistarlo. Inoltre, soprattutto nell’anoressia nervosa, l’assunzione di caratteristiche fisiche prepuberali, può costituire un nido sicuro che protegge dalle sfide dell’adolescenza
  3. vivere in una società occidentale: le società occidentali enfatizzano la magrezza con molti preconcetti sull’obesità, vissuta come una mancanza di volontà e non come una malattia

 

  • Fattori di rischio individuali

Caratteristiche presenti all’interno della famiglia

  1. presenza del disturbo alimentare all’interno della famiglia
  2. depressione
  3. alcolismo
  4. tratti ossessivi o perfezionistici
  5. obesità

Esperienze prima dello sviluppo del disturbo alimentare

  1. complicazioni prenatali o perinatali (comprese nascite premature )
  2. interazioni familiari problematiche che possono favorire il disturbo, ma soprattutto agire nel mantenimento del disturbo stesso (eccessiva protezione che scoraggia l’autonomia)
  3. abusi sessuali
  4. esperienze di derisione per il peso
  5. lavori, sport, o attività che incoraggiano la magrezza (modelle, ballerine, ginnaste, fondiste)

Caratteristiche individuali

  1. obesità: la predisposizione all’obesità, in un ambiente culturale che enfatizza la magrezza, può favorire l’eccessiva preoccupazione per il peso e per la forma del corpo e incoraggiare la dieta ferrea.
  2. problemi alimentari nella prima infanzia: i conflitti alimentari, le discussioni sul mangiare e un’atmosfera non piacevole durante i pasti si associano allo sviluppo di Anoressia Nervosa.
  3. tratti di personalità: necessità generale di autocontrollo,  perfezionismo, bassa autostima e pensiero tutto-nulla. Un altro tratto presente, soprattutto quando ci sono abbuffate e comportamenti di compenso, è la difficoltà di tollerare e gestire le emozioni, che sono spesse eccessive o coartate.
  4. disturbi d’ansia, anche pregressi rispetto all’insorgenza del DCA
  5. problemi interpersonali: lutti non risolti, dispute con amici o parenti, difficoltà a formare o mantenere rapporti, problemi inerenti alle fasi di transizione della vita (es. separazioni dalla famiglia per motivi di studio, lavoro, matrimonio) possono contribuire allo sviluppo del problema alimentare. I sintomi dei disturbi alimentari spesso portano con sé un messaggio interpersonale o hanno una funzione interpersonale, cioè possono essere un modo per chiedere aiuto o esprimere rabbia

Comportamenti

  1. dieta: le diete sono uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione

 

 

Se pensi di avere un disturbo del comportamento alimentare  e desideri ricevere una consulenza da uno dei nostri specialisti, puoi contattare il Centro Clinico di Psicologia di Monza

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